Mi riferisco al passato weekend.
L'intenzione era quella di prendere in mano il demo nuovo e di testare le mie propensioni mentali per il freeride con la bike, poi il tempo meteo mi ha messo il bastone tra le ruote. Per non sprecare una domenica, la soluzione era di partire per un giro da randagi a piedi, senza troppi scrupoli... siamo partiti. Meta vaga, e ci siamo ritrovati a passo Cibiana. Preso il sentiero per forcella Ciavazzole ho cominciato a pensare a cosa fare, intanto cominciava a piovere... poco male, tanto il giro dei Sfornioi lo facciamo. Arrivati in forcella piove e c'è un vento contrario di una certa cattiveria, ora prendiamo il Gronf e scendiamo cercando il sentiero inesistente.
Sotto, lasciamo il sentiero per il rifugio Bosconero e ci avviamo per quello alto di raccordo con le altre forcelle... ora schiarisce, il luogo merita e le nebbie che si alzano dal fondovalle rendono l'atmosfera irreale. Poi il sole fa quasi capolino, si sale verso la forcella del Matt, tutto tace.
Dalla forcella visto il tempo non pessimo tentiamo di dare un occhio verso lo Sfornioi Sud. L'ambiente e incredibile, le cupole delle cime adiacenti (Bosconero, Sasso e Rochetta) sono enormi e quantomai vicine, tutto fugge e rifluisce sulla estrema instabilità del luogo, tutto si muove e sembra essere pronto per scendere a valle... i sogni non ristagnano in questi luoghi.
Ridiscesi in forcella, senza toccare le cima, abbiamo continuato il giro... ma questo non importa, io sono rimasto su quelle alte creste, altamente fragili e oltremodo lontane, sono rimasto con i miei sogni, sono rimasto in luoghi che non si possono comprendere...
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