Aria fredda da nord, che soffia con una certa cattiveria, passa veloce e calma gli animi.
Grossi banchi di stratocumuli rotti si alternano a schiarite, dietro, il cielo di un azzurro molto surreale accende questi primi giorni di settembre.
Poi questa sera sono uscito per una corsa a piedi e con le cuffie alle orecchie che passavano musica giusta, mi sono fatto un giro molto gradevole; Godendo dello spettacolo della luce che arriva quasi rasa e illumina tutto in una prospettiva nuova.
I boschi delle pendici del Pizzoc attraevano i miei pensieri...
le nuvole che vanno e vengono... i sogni si allegeriscono notevolmente e tutto ritorna a fluire.
Nessun commento:
Posta un commento