...lo spettro, quando siamo arrivati in forcella, lo abbiamo visto distintamente, per poco più di qualche minuto...
...per quanto riguarda il resto, che dire, cosa mi è rimasto impresso nelle viscere della memoria? Il sole, il vento, e le cenge. Quelle cenge, raccontate da Kugy, dove gli dei passano veloci... a lui ricordavano i varchi che gli antichi germani aprivano nelle selve per farli passare fulminei... oggi c'erano, su quelle cenge e accompagnati dagli spiriti dell'aria passavano veloci... io gli ho affidato qualche sogno!
...il sapore aspro di quelle montagne, il calcare chiarissimo, l'erba e tutti i passi mossi in quei luoghi...
Notti senza tempo, cieli di un blu che non si può solo immaginare, passi lenti, il gusto irridescente dell'acqua freschissima, il gorgoglio del torrente, le lacrime di una cascata, i sogni leggeri...
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