...giorno epico, di quelli che ti rimangono impressi nella testa al lungo (impresso non nel senso figurato, nel senso materiale della parola; dopo capirete!)... tutto comincia con cosa si fa, cosa non si fa, dove andiamo oggi, Sasso di Bosconero!
Colazione a Longarone, parcheggiamo l'auto a Pontesei, con calma verso il rifugio. Al rifugio, quando arriviamo non c'è ancora il sole, pertanto per non rafreddarci inutilmente, proseguiamo dritti. Eddo è scatenato e fa il passo, si ferma per uno spuntino solo dopo i primi mille metri di dislivello. Proseguiamo sul ripido canalone ghiaioso che sale a forcella Toanella; ad un certo punto gli sono dietro, si sale un conoide di ghiaia, gli scappa l'appoggio del bastoncino; come una frustata, bomm la rondella del bastoncino... sulla mia guancia destra, come una potente sberla, nulla di che ma una gran botta. Proseguendo, commento; sono stato fortunato, se ero cinque centimetri più staccato, mi apriva un occhio con la punta metallica! Alla forcella becchiamo la normale e si sale in cima... fantastico, c'è del nuvolo ma non è male, ci sono un sacco di ometti, Eddo è conteno di aver fatto milleseicento metri in tre ore, mangiamo qualcosa, riposiamo.
A mezzogiorno, visto che è presto propongo di ritornare per forcella del Mat facendo il Viaz dell'Ors; non serve dirlo due volte, si riparte.
Scendiamo in forcella, Viaz; fantastico! Guglie, torri, pinnacoli e gendarmi ovunque.
Lo faccimo tutto senza grossi problemi; arriviamo al bivio che scende a Casera Valbona, noi andiamo dritti verso il Mat, non faccio due metri, metto un piede su delle rocette con della terra nera sotto, e bomm giù come un pero, gran botta sull'avanbraccio sinistro, qualche graffio ma nulla, non esce nemmeno sangue... risaliamo verso forcella del Mat. In forcella pausa. Scendiamo, siamo quasi sul sentiero del collegamento con il rifugio; e qui viene il bello.
Stavo giusto pensando; occhio che oggi non è una gran bella giornata, attento... qualche passo e su una pietra liscia, scivolo... poi non ho avuto modo di rendermi conto di nulla, è stato un millesimo di secondo, Eddo dice che mi sono girato in aria, bomm!!!
Con lo parte sinistra della faccia contro una roccia!
Bomm... quando mi sono rialzato, sangue ovunque!
Con la mano sinistra cerco di tamponare, ma non capisco cosa abbia combinato; arriva Eddo, gli chiedo se ha qualcosa per medicare, "non ha nulla!"
Io ho tutto nello zaino, ma come faccio a toglierlo, se devo premere con la mano? Tolgo la bandana e la ficco in faccia, così resco a liberarmi e togliere lo zaino...
Ora provo a togliere la bandana, non esce più sangue! Cazzo che spavento!
Eddo mi prepara un cerotto, ho due bei tagli sulla parte esterna dell'arcata sopraciliare, con uno specchietto mi guardo, cazzo sono stati gli occhiali... i mie amati Okley, sono andati e la motatura di plastica si è piantata sulla pelle... Ora sono preoccupato, di solito quando vedo (per ora solo del mio) sangue, tendo a svenire... passano i minuti ma nulla, meglio così!
Mi guardo, le mani sono rosse, qualche macchia su maglietta e pantaloni; con dell'acqua mi ripulisco; alla fine un gran bel spavento e basta.
Riprendiamo la discesa, mi accorgo che anche il ginocchio sinistro duole, ma è sopportabile...
Ripreso il ritmo dei passi, mi sono soffermato un attimo... cavoli, però ci è mancato poco! Una botta sulla tempia e potevano venirmi a prendere con l'elicottero, attendere il nullaosta per la rimozione, cavoli, con così poco! Acciderbolina ora i pensieri si appesantiscono; scendiamo ma io continuo a pensare; alla fine il giro è stato epico; milleottocentoquarantacinque metri in sù, altrettanti in giù, passi di secondo in camino con muschio; e ora mille nuovi pensieri dentro!
I tagli sono profondi, pensavo, quando ero in alto di fare un salto in pronto soccorso per vedere se riuscivano a riprenderli per non far uscire una bella cicatrice; arrivato in auto però si era gia tutto richiuso; ora ho deciso, preferisco le cicatrici da gueriero, che mi ricordino quanto piccolo sono!
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