Acciderbolina sono proprio finite le vacanze, sono oramai quattro giorni che ho ripreso il lavoro ma sembra che non abbia mai smesso ... che palle!!!
Comunque torniamo al 3 agosto, ore 24, e la partenza per la Croazia: notte insonne che ha cominciato a prendere una piega allucinante verso le 9 del mattino di sabato, dopo 24 ore di veglia. I km non scorrevano più, poi verso mezzogiorno siamo giunti a destinazione... che sollievo gettarsi su un letto, poi ho dormito. Il resto del giorno è trascorso a girovagare per la cittadina di Jezera...ah, dimenticavo eravamo sull'isola di Murter.
Nei giorni seguenti attività varie si sono susseguite a relax quasi puro.
In ordine sparso e senza precisione alcuna:
Prova gommone, tutti a bordo e via alla ricerca della baia perfetta.
Escursione tra la macchia, olivi, rosmarino, salvia, ecc, sempre alla ricerca di baie.
Giro dell'isola in gommone con varie tappe per bagnetti e osservazione del magnifico fondale.
Escursione con barcone al parco delle kornati... meraviglioso, ottimo lo sgombro cucinato a bordo.
Pomeriggio passato in terrazzo da Daniele mangiando anguria e guardando la gente che passava.
Cene oltre le aspettative.
Brevi passi a volte lenti.
Pioggia improvvisa.
Giri con il gommone nelle marine per guardare le imbarcazioni ormeggiate.
Andare incontro alla pioggia con il gommone, per poi scappare e rifugiarsi in ristorante e per caso mangiare il
piatto di tonno più sbombardoso che abbia mai immaginato.Salire più volte al giorno quella maledetta collina per raggiungere l'appartamento.
Risalire i canali a 5 nodi per arrivare da nessuna parte...
E molte altre cose...
Alla fine comunque il tutto si è rivelato alquanto positivo, la compagnia, il cibo, l'ambiente ancora discretamente intatto... non male.
10 giorni poi il resto lavorado al solito cantiere casalingo,qualche notte brava, giri street con il kona in giro per il centro, alcuni passi notturni alla ricerca di stelle... qualche giro montano con i soliti apc: tipo salita dello Sfornioi nord.
Il giro del viaz del fonch con tentativo al sassolungo di Cibiana.
La traversata da Bogo a Col di Prà passando per cima di Pape.
Poi sicuramente i giorni di pioggia non hanno aiutato, ma alla fine non ci possiamo lamentare...
tre passi a volte bastano.
