venerdì 23 maggio 2008

Spazio indelebile

Ma vale la pena vivere in questo modo?
O meglio perchè rompersi tanto le palle...
per quattro soldi? si perchè alla fine sono veramente quattro soldi in confronto all'impegno e il tempo che lascio tra quelle quattro mura.
Per vivere cercando di seguire il mondo?
Per pigrizia, per paura?
Per non pensare troppo ai suoi occhi? ...eravamo quasi tre passi oltre, ma tutto è sfuggito come al solito.
ok, " chi fatica, chi soffre, quello è superiore"diceva Checov, ma ora stiamo esagerando... sarà la pioggia, chi può dirlo?

giovedì 22 maggio 2008

Maaaaaa... non mi capisco più...

mercoledì 14 maggio 2008

idee varie

Di seguito una piccola idea scaturita dal giro di domenica... per il futuro se a qualcuno può piacere è qui a disposizione...
Servono due giorni pieni e due auto. Si può percorrere in ambo i sensi.
Portare un coce a Podenzoi e abbandonarlo al termine del sentiero del Busnich.
Con l'altro coce andare alla diga di Pontesei, incamminarsi verso il rifugio Bosconero.
Forcella de la Toanella, viaz delle ponte, porta della Serra, bivacco Tovanella, pernotto.
Secondo giorno... col Doù, cima dell'Albero, casera Busnich, Podenzoi...
Può essere?

domenica 11 maggio 2008

Tre passi nel verde

Oggi giro primaverile...
Il colore della giornata, il verde. Un gran verde luminescente.
Giro Podenzoi, sopra Longarone, col Colon, col Dou, bivacco Tovanella.
Forcella Pezzei, forcella Sesarola, discesa in alta val Tovanella, forcella Busnich, casera Busnich, Podenzoi.
Tutto intorno gran verde, anzi verdissimo...
Nella parte alta, sotto la cima dell'Albero e l'alta val Tovanella, invece, ancora una gran quantità di neve...
Meritevole la sosta alla casera Busnich, dove il custode ci ha gentilmente offerto il coffe, e ci siamo rilassati sul balcone naturale che è il prato antistante... ottimo giro.

martedì 6 maggio 2008

Riflessi giallo ocra sul...

Riflessi giallo ocra, questa sera, sul vetro della mia finestra...
Guardo oltre e quei riflessi si ripercuotono dentro. Sabato pomeriggio parto senza preavviso alcuno, ma sono altamente deciso, in poco tempo mi preparo e cavalcando il Commencal da 5,5 pollici d'escursione mi avvio verso la Posa. L'idea era di fare un test per vedere come andavano 1000 e passa metri di salita e provare il troi delle Musse... no heaven intanto ritmico viaggia scandendo le pedalate che mi separano alla cima... viaggio bene e in due orette sono in quota.
Poi becco deciso il sentiero in discesa, bello. Dopo duecento metri sento che il posteriore è troppo ballerino, guardo, gomma a terra. Con calma aggiusto il guasto, riparto. Il trail è divertente, no heaven risuona vorticoso, sono quasi sulla strada. Due scalini più alti mi separano dalla sterrata, il primo è fatto, penso, guardo il secondo, ma la ruota anteriore è ferma e io realizzo che sto proseguendo ugualmente... null'altro, no heaven risuona, ma sono già fermo a terra con la bike sopra. No heaven risuona inesorabile, il primo pensiero è andato al Commencal, no heaven.
Conseguenza, che il giorno dopo il ginocchio destro, dopo la botta, si è gonfiato e la gamba stentava a piegarsi... no no no heaven.
I riflessi ocra sono diventati rosso lampone.
Il tempo continua a trascorrere inesorabile e oggi i passi sono diventati trentaquattro.
Devo smetterla di ascoltare il telegiornale perché poi finisce che mi incazzo...
il rispetto non esiste più, forse questa è l'unica cosa certa.

Forse è meglio se mi soffermo a guardare la natura che riprende vita e mi stupisca, come ogni primavera, di quanto sia verde il mio angolo di paradiso...